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Dal
ponte del fiume Topino si accede alla
città in via Umberto I che porta
in Piazza Umberto I, dove si trovano
il Palazzo comunale e l'alta Torre Civica
risalente al XV secolo, il cui spigolo
riporta lo stemma dei Baglioni (signori
della città dal 1424-1648). Proseguendo
per Via Vittorio Emanuele si raggiunge
la romanica chiesa di
San Biagio, documentata sin dal 1244,
è l'unico edificio di culto di
Cannara ad aver conservato l'antica
facciata, un esempio di tardo romanico
umbro (XIII secolo). |
All'interno è
esposta la tela tardo cinquecentesca
raffigurante la Trinità e si
può vedere la statua della Vergine
Immacolata (intorno al XIX secolo),
ancora oggetto di particolare venerazione
in quanto portata in processione il
giorno di Pasqua fino alla vicina chiesa
di San Matteo. La
parrocchiale di San Matteo è
documentata nella seconda metà
del XIV secolo è stata demolita
e ricostruita nel 1786.
All'interno un radicale ammodernamento
è stato realizzato nel 1921 interessante
la Tavola di Niccolò di Libertatore
detto l'Alunno dove vi è dipinta
la Madonna in trono col Figlio tra San
Francesco e San Matteo. Interessante
nella Chiesa un tondo raffigurante la
Madonna col figlio tra San Francesco
e un Santo Vescovo (xvi secolo) forse
ascrivibile a Dono Doni.
In
Piazza Marconi si ergono le antichechiese
di San Francesco e San Giovanni Battista.
In San Giovanni Battista con un semplice
facciata, ma documentata già
nel 1333, contenente un settecentesco
altare maggiore che espone la bella
tempera su tavola raffigurante la Madonna
tra i Santi Giovanni Battista e Sebastiano,
eseguita nel 1482 dal pittore folignate
Niccolò di Liberatore detto l'Alunno
e dal figlio Lattanzio. San Francesco,
costruita dai Minori a seguito della
istituzione del terz'ordine di Penitenza,
sancita nel 1221. Chisa della Buona
Morte Piazza IV novembre- già
delle Stimmate, eretta nel XII secolo
dove c'era il piccolo oratorio in cui
nel 1221, Francesco vestì l'abito
del terz'ordine il beato Lucio Modestini
di Cannara. Sulla Piazza IV novembre
prospetta il Palazzo Maiolica Mandrini,
al cui interno è visitabile il
Tugurio in cui Francesco dimorava durante
le sue visite a Cannara.
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