FOSSATO DI VICO:
Abitato prima da antiche popolazioni umbre e poi colonizzato dai Romani (III-II secolo a.C.), Fossato di Vico sorge al confine del Parco del Monte Cucco.
In antichità Helvillum, scomparve durante la guerra greco-gotica del sesto secolo d.C. conclusa con la vittoria dei bizantini che costruirono il "Castello di Fossato". In seguito un nuovo insediamento prese il suo posto col nome bizantino "Fossaton" che significa fortificazione.
Il "di Vico" fu aggiunto nel 1862, per distinguerlo da altri centri abitati in Italia e per ricordare il conte Vico, antico nobile del Ducato di Spoleto che nel 980 la ricostruì.
Ai discendenti di Vico successero al potere, nel XII secolo, i Bulgarelli che comandarono per circa un secolo e costruirono il "castrum", ossia il paese attuale. Nel 1259 divenne libero Comune e vennero redatti gli "Statuta" che garantivano l'autogoverno, però sempre sotto il controllo di Perugia. Nel 1540 finì la libertà comunale perché Fossato venne aggregato allo Stato Pontificio fino all'Unità d'Italia. Napoleone Bonaparte, conquistata l'Italia decretò Fossato terra di confine tra il Regno d'Italia e il Regno di Francia.
Oggi Fossato di Vico mantiene inalterate le caratteristice di un tempo con le torri e le mura di questo antico borgo.
Il patrimonio architettonico è arricchito dalla Chiesa di San Benedetto, la Piaggiola con affreschi di Ottaviano Nelli, l'Abbazia di San Pietro (secolo XI), San
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